Medeglia
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La Val d’Isone è nota soprattutto perché sede della Scuola dei granatieri dell’Esercito svizzero, ma vanta anche un grande e variegato potenziale escursionistico. Grazie alla nuova galleria di base del Gottardo, i sentieri escursionistici nella regione del Monte Ceneri sono più vicini. Da Medeglia, adagiata sul versante soleggiato ben al di sopra del torrente Medeggio, il sentiero escursionistico sale attraverso un dedalo di stradine fino a un bosco di castagni. In ottobre, le foglie, i ricci aculei e le castagne giacciono sul sentiero ricoperto di lastre di pietra, tanto che i caldi raggi solari penetrano nel suolo quasi senza ostacoli. Passando davanti a rustici ristrutturati per case di vacanza si sale verso una pianura con zone umide che in autunno brillano al sole di un marrone dorato. Subito dopo Camarè si raggiunge un’altura, da cui si ammirano la valle di Magadino, oltre 1000 m sotto, e i castelli di Bellinzona. Una vecchia stradina militare conduce fin quasi alla vetta della Cima di Medeglia. Dopo una fredda notte autunnale, qui sul lato nord, sul bordo dei sentieri si formano dei ghiaccioli. Qualche passo più su ci si ritrova esposti al sole sulla vetta di 1259 m. Nonostante la salita relativamente breve, sulla Cima di Medeglia si è ripagati da un panorama grandioso a 360°: a est i pendii imbiancati del Monte Bar e Gazzirola; a sud, il Monte Generoso con il ristorante in vetta a forma di fiore di pietra progettato da Mario Botta e, a ovest, il Monte Tamaro con la chiesa di Santa Maria degli Angeli, anch'essa di Botta. Quando a nord le ombre strisciano lentamente oltre il Lago Maggiore su Locarno, è ora di iniziare la discesa che, lungo il lato soleggiato, riconduce nuovamente al punto di partenza a Medeglia.